Anche se facciamo continuamente previsioni sul futuro, in realtà siamo pessimi in questo. Riponiamo troppa fiducia nelle nostre conoscenze e sottovalutiamo la nostra ignoranza. L’eccessiva fiducia in metodi apparentemente sensati, l’incapacità di base di comprendere e definire la casualità e persino la nostra biologia contribuiscono a prendere decisioni sbagliate e, talvolta, a creare “cigni neri”, eventi che riteniamo impossibili ma che finiscono per ridefinire la nostra comprensione del mondo.
Consigli pratici:
Diffidate dei “perché”.
Sebbene sia assolutamente nella nostra natura cercare relazioni lineari e causali tra gli eventi per dare un senso a questo mondo complesso, la realtà è che siamo assolutamente penosi sia nel fare previsioni sul futuro sia nello stabilire cause per il presente. Piuttosto che alimentare il nostro desiderio di vedere gli eventi in una chiara relazione di causa-effetto, è meglio considerare una serie di possibilità senza sposarne una sola.
Sapere ciò che non si sa.
Se volete fare previsioni significative sul futuro – e se state acquistando un’assicurazione, facendo investimenti, frequentando l’università, cambiando lavoro, facendo ricerca o semplicemente essendo un essere umano, sicuramente lo fate – allora non è sufficiente prendere in considerazione tutte le “conoscenze”. In questo modo si ha una comprensione solo parziale dei rischi legati alla propria previsione. È necessario invece essere consapevoli di ciò che non si conosce, in modo da non limitare inutilmente le informazioni con cui si sta lavorando.